L' attesa continua....

Il week-end è trascorso, infinitamente lento, in attesa di oggi, lunedì pomeriggio, giorno in cui il mio ginecologo rientra dalle ferie. La visita da lui era solo un pro-forma, l'unico modo di ottenere un'ecografia transvaginale e con essa la conferma della diagnosi e, ovviamente, necessaria per stabilire i successivi passi da compiere.
Siamo già arrivati al 28 agosto, a quasi un mese dall'aborto e, stranamente, il ginecologo mi consiglia di aspettare ancora per fare il raschiamento; le motivazioni che porta a sostegno di questa sua scelta non sembravano poi così assurde alle orecchie di chi, come me, non aveva mai avuto esperienze simili. Mi consiglia di aspettare in attesa di un eventuale (quanto improbabile, visto tutto il tempo che era già passato, ma l' ho scoperto solo in seguito) espulsione spontanea del feto, evento decisamente meno invasivo del raschiamento e per dare tempo all' utero di dilatarsi ancora per favorire l' eventuale svolgimento dell' intervento chirurgico.
Mi ha congedato con un appuntamento per il 05 settembre (data prevista per il raschiamento) e con la raccomandazione di chiamarlo prima in caso di abbondanti perdite di sangue.

Il week-end surreale è passato, con qualche speranza ci siamo recati dal ginecologo. Onestamente, tra i due ero il più ottimista: mi sono portato il DVD vergine per l'ecografia nonostante la Giorgia continuasse a dirmi: " Cosa te lo porti a fare ...".
Arriviamo presto, siamo i primi, pochi minuti e siamo dentro.
Inizia l' ecografia, come inizia così finisce ... aborto.
Ormai ero "rodato" su questa notizia, ma ancora una volta mi sono sentito mancare.
Sentivo farfugliare il dottore, la mia mente era altrove, minata.
L'aborto risale a subito dopo l' ultima ecografia, molto probabilmente, secondo noi, è stata quella stramaledetta febbricola di merda.
Stranamente il dottore ci fissa l'appuntamento per il raschiamento al 5 di settembre, in attesa di chissà cosa ...
Salutiamo il dottore e mestamente, abbracciati torniamo a casa.
In silenzio.