Storia di un parto (prima parte)
A più di un mese dalla nascita del nostro piccolo tesoro mi rendo conto che ancora non ho scritto una sola parola sugli ultimi giorni di gravidanza, sull'esperienza della nascita di Claudio, sul periodo post-parto. Non una sola parola. Quindi, eccomi pronta a riparare alla grave mancanza!
Ho passato praticamente tutto l'ultimo mese di gravidanza a Bologna, a casa dei miei genitori, col mio Amore che per l'occasione ha consumato un bel pò di giorni di licenza; devo dire che sono stati giorni molto rilassanti e piacevoli: pranzi e cene già pronti in tavola, niente piatti da lavare, niente vestiti da stirare, niente pulizie ... insomma, una vera vacanza!
L'unico improrogabile impegno che avevamo era il tracciato cardiotocografico (per monitorare il battito cardiaco del bimbo e contemporaneamente per verificare la presenza e l'intensità di eventuali contrazioni uterine), che ha una durata variabile tra i 30 e i 60 minuti, e una veloce ecografia, necessaria per accertare che la quantità di liquido amniotico presente sia sufficiente a garantire il benessere del piccolo in arrivo. Un appuntamento importante, che ci aspettava ogni due giorni e che non ci ha mai riservato sgradevoli sorprese.
Il pancione era parecchio ingombrante nelle ultime settimane, quasi mi riusciva impossibile infilare i calzini o riuscire a fare una qualunque cosa (anche solo rifare il letto) senza che mi venisse il fiatone per lo sforzo; le misure abbondanti però non ci hanno impedito di godere delle splendide giornate di sole che ci sono state: ogni giorno una bella passeggiata al parco dietro casa o per le strade della tranquillissima Ferrara. A pochi giorni dal parto non ci siamo neppure lasciati scappare l'opportunità di passare una bellissima serata alla Festa irlandese organizzata al parco nord di Bologna in occasione del giorno di San Patrizio: birra (per me solo un assaggio), cibo e danze per tutti!!
I giorni passavano lenti e sereni, anche se la "stanchezza" per i nove mesi di gravidanza cominciava a farsi sentire e ancora di più la voglia di tenere fra le braccia il nostro bimbo, finchè la sera del 19 marzo, subito dopo cena, i primi doloretti hanno cominciato ad insospettirmi.
Certo, ancora non si poteva parlare di contrazioni e nemmeno di un vero e proprio dolore, ma le sensazioni che avvertivo erano diverse da tutte quelle sperimentate fino ad allora.
Comodamente seduta sul divano davanti alla televisione, senza dire niente a nessuno, ho cominciato a tenere d'occhio l'orologio davanti a me, cercando di trovare una relazione tra i vari doloretti che mooooooolto lentamente si susseguivano.
Un'ora più tardi stavo quasi per archiviarli come semplici fastidi, probabilmente normalissimi in una gravidanza ormai a termine da due giorni, quando all'improvviso eccola arrivare, chiarissima, inconfondibile: la prima contrazione!
Per quasi tutta la gravidanza (e in quegli ultimi giorni più che mai) un dubbio mi aveva assillato più di ogni altro: come cavolo avrei fatto ad accorgermi che il travaglio era iniziato? Come riconoscere le vere contrazioni da quelle "finte", che avrebbero solo portato ad un falso allarme?
Le tante ricerche fatte sull'argomento cercando in Internet non mi avevano per nulla tranquillizzata, la mia curiosità rimaneva, non avevo trovato una sola risposta pienamente soddisfacente; la mia "paura" di non accorgermi di un travaglio in atto o di precipitarmi in ospedale per le ingannevoli contrazioni di Braxton - Hicks rimaneva.
Alle 22.30 circa del 19 marzo, però, tutte le mie incertezze si sono magicamente dissolte; ancora non so cosa sia stato a darmi quella certezza, ma in quel momento ne ero assolutamente sicura: era arrivata la prima di una lunga serie di contrazioni che sarebbero terminate solo con la nascita di Claudio!
Armata di carta e penna, sempre davanti al solito televisore io e accanto a me il mio Amore, davanti al solito pc, ho cominciato a prendere nota della durata delle singole contrazioni e della distanza tra una e l'altra.
Lentamente iniziavo a rendermi conto che stava iniziando una lunga nottata ....
Ho passato praticamente tutto l'ultimo mese di gravidanza a Bologna, a casa dei miei genitori, col mio Amore che per l'occasione ha consumato un bel pò di giorni di licenza; devo dire che sono stati giorni molto rilassanti e piacevoli: pranzi e cene già pronti in tavola, niente piatti da lavare, niente vestiti da stirare, niente pulizie ... insomma, una vera vacanza!
L'unico improrogabile impegno che avevamo era il tracciato cardiotocografico (per monitorare il battito cardiaco del bimbo e contemporaneamente per verificare la presenza e l'intensità di eventuali contrazioni uterine), che ha una durata variabile tra i 30 e i 60 minuti, e una veloce ecografia, necessaria per accertare che la quantità di liquido amniotico presente sia sufficiente a garantire il benessere del piccolo in arrivo. Un appuntamento importante, che ci aspettava ogni due giorni e che non ci ha mai riservato sgradevoli sorprese.
Il pancione era parecchio ingombrante nelle ultime settimane, quasi mi riusciva impossibile infilare i calzini o riuscire a fare una qualunque cosa (anche solo rifare il letto) senza che mi venisse il fiatone per lo sforzo; le misure abbondanti però non ci hanno impedito di godere delle splendide giornate di sole che ci sono state: ogni giorno una bella passeggiata al parco dietro casa o per le strade della tranquillissima Ferrara. A pochi giorni dal parto non ci siamo neppure lasciati scappare l'opportunità di passare una bellissima serata alla Festa irlandese organizzata al parco nord di Bologna in occasione del giorno di San Patrizio: birra (per me solo un assaggio), cibo e danze per tutti!!
I giorni passavano lenti e sereni, anche se la "stanchezza" per i nove mesi di gravidanza cominciava a farsi sentire e ancora di più la voglia di tenere fra le braccia il nostro bimbo, finchè la sera del 19 marzo, subito dopo cena, i primi doloretti hanno cominciato ad insospettirmi.
Certo, ancora non si poteva parlare di contrazioni e nemmeno di un vero e proprio dolore, ma le sensazioni che avvertivo erano diverse da tutte quelle sperimentate fino ad allora.
Comodamente seduta sul divano davanti alla televisione, senza dire niente a nessuno, ho cominciato a tenere d'occhio l'orologio davanti a me, cercando di trovare una relazione tra i vari doloretti che mooooooolto lentamente si susseguivano.
Un'ora più tardi stavo quasi per archiviarli come semplici fastidi, probabilmente normalissimi in una gravidanza ormai a termine da due giorni, quando all'improvviso eccola arrivare, chiarissima, inconfondibile: la prima contrazione!
Per quasi tutta la gravidanza (e in quegli ultimi giorni più che mai) un dubbio mi aveva assillato più di ogni altro: come cavolo avrei fatto ad accorgermi che il travaglio era iniziato? Come riconoscere le vere contrazioni da quelle "finte", che avrebbero solo portato ad un falso allarme?
Le tante ricerche fatte sull'argomento cercando in Internet non mi avevano per nulla tranquillizzata, la mia curiosità rimaneva, non avevo trovato una sola risposta pienamente soddisfacente; la mia "paura" di non accorgermi di un travaglio in atto o di precipitarmi in ospedale per le ingannevoli contrazioni di Braxton - Hicks rimaneva.
Alle 22.30 circa del 19 marzo, però, tutte le mie incertezze si sono magicamente dissolte; ancora non so cosa sia stato a darmi quella certezza, ma in quel momento ne ero assolutamente sicura: era arrivata la prima di una lunga serie di contrazioni che sarebbero terminate solo con la nascita di Claudio!
Armata di carta e penna, sempre davanti al solito televisore io e accanto a me il mio Amore, davanti al solito pc, ho cominciato a prendere nota della durata delle singole contrazioni e della distanza tra una e l'altra.
Lentamente iniziavo a rendermi conto che stava iniziando una lunga nottata ....
5 Commenti:
ciao ragazzi sono imma,voglio farvi i miei complimenti claudio è bellissimo e come è cresciuto!!!IN bocca a lupo e godetevi questi bei momenti anke se sono stancanti...
ciaooooooooo
Ciao. Sono sono all'inizio della vostra splendida avventura che ho letto tutta d'un fiato (domani sono a 12 settimane).
Non posso fare altro che farvi i miei migliori auguri per questo splendido cucciolo.
Un abbraccio a tutti e tre.
Ver
ma e' sempre piu' bello questo cucciolo..splendida davvero la prma foto..
dai ragazzi pensate che questo periodo di levatacce notturne passera'..io ho due bimbe..e la piccola.ha fatto due anni domenica..una bella peste..io ho 24 anni..e passato il primo momento di crisi dovuto all'impegno delle levate notturne..stiamo pensando al terzo!!!quindi vi assicuro che e' un periodo che passa..e che si dimentica!!un baciotto da giorgia..beatrice e clarissa
ciao sono maria francesca... complimenti!!! Quello che avete scritto è esattamente quello che io e mio marito stiamo vivendo....
Siamo alla 13^ settimana e non vediamo già l'ora che pimpi arrivi!!!
In bocca al lupo per tutto
Franci e Gianfri... :)
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