Il diario On-Line del nostro primo bimbo:
Una storia lunga oltre i classici 9 mesi.

mercoledì, luglio 12, 2006

E come lo dico al lavoro?

Stavo ormai rimandando da due giorni il momento di dare la notizia della mia gravidanza al lavoro; conosco Maria ( la mia "capa") da poco tempo, se si considera che lavoro con lei solo dal mese di aprile, ma è stato un tempo più che sufficiente per scoprirne e conoscerne lo splendido carattere: simpatica, estremamente disponibile, onesta, generosa, sempre pronta a farsi in quattro pur di aiutare chi ne ha bisogno. Proprio per questo non sapevo come avvisarla e continuavo a rimandare; mi sentivo in colpa, la mia assenza avrebbe inevitabilmente portato ad un maggior carico di lavoro sulle sue spalle, senza considerare le preoccupazioni legate all'aspetto organizzativo del lavoro. Stamattina però mi sono svegliata decisa, non si può più rimandare; in fondo è giusto che sappia che presto rimarrà con una fisioterapista di meno! Arrivo al lavoro che non c'è ancora nessuno, mi siedo alla scrivania e aspetto.....pochi minuti ed eccola entrare; ci diamo il buongiorno e mi chiede: "Come va?", io ho il cuore che batte a mille ma approfitto dell'occasione e rispondo: "Bene, grazie, ma ti devo dire una cosa....". Maria, impegnata ad aprire gli scuri, si ferma, si gira e, con mia estrema gratitudine, mi anticipa esclamando: "Sei incinta!". Io non posso fare altro che confermare, in parte sollevata e un pò in imbarazzo, e lei sorridendo mi abbraccia e mi fa le congratulazioni. Per chi conosce Maria, è inutile che dica che da quel momento ha preso in mano la situazione, sono partite domande a raffica del tipo "sei già stata da un ginecologo?", "hai fatto gli esami del sangue?", ecc... e subito si è messa al lavoro per rimediare alle mie lacune. Dopo nemmeno un'ora avevo fatto gli esami per il dosaggio delle Beta-HCG e avevo preso appuntamento con il ginecologo per la prima ecografia; davvero incredibile! Purtroppo però il medico ha detto a Maria che per me è sconsigliato stare in presenza dei macchinari che normalmente si usano per la fisioterapia, a causa della possibilità, seppur remota e non accertata, di danni sul feto e così la mia assenza dal lavoro è iniziata prima del previsto. Maria, non potrò mai ringraziarti abbastanza per tutto quello che hai fatto per me!